8 suggerimenti per migliorare la tua composizione fotografica
Ciò che determina il potere comunicativo di una immagine non è l’attrezzatura. Quest’ultima gioca indubbiamente un ruolo fondamentale nella qualità fisica della fotografia. Ciò che però rende ogni immagine unica, memorabile o meno, è la scelta fatta da una persona riguardo a quali elementi ritiene importanti da includere nella foto. Al livello poi successivo, la loro organizzazione all’interno dell’inquadratura.
Ho voluto per questo dedicare un articolo alla composizione fotografica per fornirvi importanti suggerimenti su come migliorarla e aiutarvi così a scattare foto migliori.
Data la soggettività del racconto fotografico, non esiste una ricetta da seguire che possa garantire un ottimo risultato in ogni situazione. Dovrà essere il fotografo, di volta in volta, ad analizzare la scena ed individuare un modo adeguato di raccontarla. La composizione è infatti una decisione creativa molto personale: non ci sono delle cose da fare e da non fare veramente universali.
Tuttavia, ci sono alcune tecniche da conoscere che puoi scegliere di utilizzare per migliorare le tue foto, dalla formazione di una visione al perfezionamento della tua composizione iniziale sul campo. L’obiettivo è rendere il messaggio finale della tua immagine il più chiaro ed efficace possibile.
1. Scegli cosa comunicare
Il primo passo per realizzare una foto di successo è avere un piano, una visione, un’idea. Nella tua mente, immagina ciò che vuoi descrivere e poi fai tutto il possibile per renderla realtà. Questa tecnica si chiama visualizzazione.
Non è un’abilità facile da imparare. Devi avere tanta familiarità con la tua fotocamera e aver ben chiare le tue capacità di post-produzione per avere la fotografia nella tua testa prima ancora di catturarla. Ciò richiede molta pratica. Ma vale la pena sforzarsi di sviluppare buone capacità di visualizzazione. In questo modo durante i servizi fotografici, riuscirai ad individuare in anticipo elementi importanti da includere nell’immagine e a gestire facilmente quelli fastidiosi da escludere.
Ricordati che ogni elemento che scegliamo di includere nell’inquadratura fornisce attivamente un contributo alla storia che vogliamo raccontare. Per questo, affinché ogni foto esprima al meglio il suo messaggio, tutto ciò che rientra nell’inquadratura deve avere una giustificazione: ogni elemento concorre a presentare il soggetto principale, lo contestualizza e ne rafforzano il significato.
Se si sottovaluta questo aspetto, si rischia di inserire elementi di disturbo che distraggono l’osservatore dal soggetto principale della foto, condizionando in un modo non previsto l’interpretazione dello scatto. Troppe informazioni e dettagli possono infatti distrarre lo spettatore.
Dai ai tuoi soggetti lo spazio che meritano, altrimenti il tuo messaggio potrebbe perdersi e confondersi. Quando componi una foto, dai al soggetto un senso di respiro: non mettere altri soggetti troppo vicini e soprattutto non nascondere il soggetto principale con elementi poco importanti. Ad esempio, se stai fotografando un paesaggio, prenditi del tempo per muoverti e cambiare la composizione in modo che la cima non sia coperta da un albero.
2. Prendi decisioni consapevoli
Ogni volta che scatti una foto prendi diverse decisioni, anche se la maggior parte sono inconsapevoli. Molte di queste sono infatti inconsce e automatiche, ma tutte quante finiscono inevitabilmente per influire sulle tue foto.
Idealmente, sarebbe bene portare in superficie quante più decisioni subconsce possibile. Ogni scelta consapevole in fotografia rappresenta infatti un’opportunità per rendere migliore il risultato. Non si tratta solo di composizione o creatività: anche le tue decisioni tecniche, come ad esempio la scelta di un obiettivo, hanno un enorme impatto sulla resa finale.
L’importante è non lasciarsi prendere dalla pigrizia. Quando scegli un particolare insieme di impostazioni della fotocamera, devi aver chiaro perché lo stai facendo. Non usare una lunghezza focale solo perché è quella che avevi usato nell’ultimo servizio. Valuta la scena di fronte a te e scegli quale lunghezza focale soddisferà meglio la tua visione. E così via, per ogni decisione che prendi.
3. Scegli un messaggio semplice
Quando si parla di “visione” di una foto non è altro che un modo per intendere il messaggio sottinteso dell’immagine. Se hai già chiare quali sono le emozioni vuoi trasmettere a uno spettatore o le idee vuoi che vuoi esprimere con le tue foto, ti consiglio di tenere a mente che la semplicità gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione di un messaggio.
Quest’ultimo infatti non arriverà allo spettatore se è difficile da capire. Ti consiglio quindi di semplificare la tua idea di rappresentazione fino alla sua essenza, escludendo dalle tue foto tutto ciò che toglie attenzione a ciò che stai cercando di comunicare.
A meno che tu non stia facendo fotografie in studio in cui hai il controllo totale, alcuni difetti appariranno quasi sempre nell’immagine. In tuo aiuto ci sarà la post-produzione, ma non fare troppo affidamento su questa. Allenati a riconoscerle in fase di scatto: eviterai molte problematiche e risparmierai tempo prezioso.
4. Studia i tuoi soggetti
Individuare il soggetto principale della nostra foto è soltanto il primo passo: l’operazione che segue è quella di trovare il suo “lato migliore”, il punto di vista più indicato per riprenderlo.
Solitamente una buona pratica è quella di osservare il soggetto da diverse angolazioni per stabilire quale esalta le caratteristiche che si vogliono evidenziare. Capirete bene che questo risulta abbastanza semplice nel caso di piccoli oggetti, mentre nel caso di paesaggi potrebbe significare anche spostarsi di diversi chilometri.
Ricordate poi che anche la scelta di riprendere un determinato soggetto da un punto di vista più alto o più basso comunica molto. Un’inquadratura dal basso verso l’alto conferirà al soggetto un senso di imponenza, grandiosità, maestosità, mentre un’inquadratura dall’alto verso il basso può attribuirgli un senso di inferiorità, sottomissione rispetto al fotografo ed all’osservatore.
5. Guarda come cambia la luce
La luce e il colore sono due delle qualità più importanti per determinare l’atmosfera di una foto. Ti consiglio quindi di imparare a riconoscere la differenza tra le famose blue hour e golden hour.
La prima, chiamata ora blu, arriva poco prima dell’alba e dopo il tramonto, quando la posizione del sole appena sotto l’orizzonte produce quei toni più freddi. La seconda invece, chiamata ora d’oro invece si verifica subito dopo l’alba e prima del tramonto, quando il sole è basso all’orizzonte, creando quel caratteristico bagliore caldo.
La luce blu ad alto contrasto è molto diversa di quella arancione pastello al tramonto, eppure entrambe possono verificarsi entro trenta minuti l’una dall’altra. Ecco perché è importante guardare e riconoscere come la luce cambia la scena, scegliendo il momento opportuno per scattare le foto.
6. Bilancia la composizione
Una delle tante decisioni da prendere consapevolmente rimane quella di creare equilibrio o squilibrio nella tua composizione.
L’equilibrio di una fotografia consiste nel valutare il peso visivo della scena: si tratta di capire semplicemente se è di più a sinistra o a destra. In genere, in particolare nella paesaggistica, si tende a voler creare immagini più equilibrate possibile, senza dare la sensazione che si stiano “inclinando” in una direzione o nell’altra. Tuttavia, ho visto alcuni fotografi documentaristi e persino fotografi naturalisti puntare a creare forti squilibri proprio per rendere la foto più inquietante o vertiginosa.
7. Il potere del contrasto
Un’altra importante dicotomia emotiva nella composizione – sulla stessa linea dell’equilibrio e dello squilibrio – è il contrasto elevato rispetto a quello basso.
Le foto ad alto contrasto attirano lo sguardo e risaltano, trasmettendo un senso di intensità e potenza. Le immagini a basso contrasto, d’altra parte, sono più sottili e tenui, ma hanno anche una qualità raffinata. Nessuno dei due tipi di foto è migliore dell’altro: entrambi inviano messaggi diversi, quindi è importante prendere questa decisione affinché rispetti la visione dell’immagine.
Esistono più tipi di contrasto, non solo quella che riguarda luci luminose e ombre profonde. Puoi attirare lo sguardo altrettanto fortemente attraverso il contrasto del colore, posizionando ad esempio due colori opposti uno accanto all’altro.
8. Non fermarti
Ricorda: la fotografia non è uno sport per spettatori. Dovrai muoverti, camminare o correre sul posto e provare diverse angolazioni. Raramente una buona fotografia si ottiene restando fermo, o perlomeno, non si ha la certezza che sia la migliore.
Per quanto l’idea di rimanere in piedi vicino a un treppiede mentre il sole tramonta, sorseggiando una bevanda calda e godendosi l’atmosfera sia decisamente allettante, è raramente quello che accade veramente in fase di scatto. I fotografi tendono invece a correre come pazzi mentre la luce cambia, saltando da un punto di vista all’altro in cerca di quello migliore. Anche nei punti panoramici in cui non ci sono molti elementi con cui interfacciarsi, consiglio di non rimanere fermi e di cambiare lenti e composizioni.
Ovviamente tutto questo fatta eccezione per le foto alla fauna selvatica, o quando di organizza meticolosamente una scena in studio. In questi casi, potresti non muoverti molto.