Il New York Times e il distanziamento sociale
Durante la pandemia Coronavirus molti brand internazionali hanno promosso il “distanziamento sociale”. Da McDonald a Coca-Cola, abbiamo visto diversi colossi di riferimento aiutare i governi nel diffondere messaggi sensibilizzazione, volti a convincere i cittadini in maniera creativa a rimanere a casa e a ridurre i contatti, per contenere l’attuale emergenza sanitaria.
Ma questo non basta. Le notizie su COVID-19 sembrano aggiornarsi continuamente e cambiare quasi radicalmente ogni giorno. Per questo, le persone stanno scegliendo di rivolgersi a fonti di notizie affidabili per rimanere aggiornati e per cercare indicazioni chiare e verificate riguardo le disposizioni governative al fine di limitare la diffusione della malattia.
Alcuni hanno intensificato in modo creativo la trasmissione di messaggi di speranza, comunità e cura di tutti. Altri hanno utilizzato i propri canali per continuare ad informare le bufale. Una testata in particolare ha attirato la mia attenzione e ha confermato la mia tesi che il giornalismo è fatto anche di idee.
Il New York Times: “Wondering About Social Distancing?”
Il New York Times ha voluto applicare un’idea grafica per illustrare visivamente l’epoca del Coronavirus e il distanziamento sociale.
Il pezzo in questione, pubblicato il 17 marzo, ha come protagonisti ampi spazi bianchi creati dalle parole, in cui piccole persone evidenziano cosa stiamo vivendo in tutto il mondo: donne e uomini dentro una bolla, ognuno la sua. Usando una tipografia intelligente e un design fantasioso, è stato creato un articolo accattivante per illustrare l’auto-isolamento.
Ma la sua funzionalità non sta solo nell’illustrare il distanziamento sociale. L’articolo, scritto da Apoorva Mandavilli, si concentra in particolare nel rispondere in maniera chiara ed esauriente ad alcune delle principali domande che le persone pongono in merito alle confuse misure di sicurezza adottate dal Governo.
Vengono infatti spiegate nel dettaglio tutti comportamenti e norme da rispettare per evitare le infezioni, andando a colmare i dubbi più diffusi tra la popolazione.
Se sono giovane posso continuare a vere rapporti sociali?
Posso uscire di casa?
Come dobbiamo mettere in pratica il distanziamento sociale?
Ecco quindi come nella versione stampata dell’articolo, grazie alla sinergia creata tra grafica, testo e significato condiviso, viene enfatizzata l’importanza di rispettare una certa distanza tra una persona e l’altra, “appiattire la curva”. Il settore grafico del giornale ha in questo caso trovato una idea visiva e istantanea per trasmettere ciò che l’articolo contiene, dimostrando di essere in grado di trovare linguaggi nuovi ed evocativi per la carta stampata.