Com’è essere un fotografo alla Milano Fashion Week
Manca davvero pochissimo all’inaugurazione di una nuova avventura alla Milano, a cui parteciperò nei miei soliti panni di fotografa alla Milano Fashion Week. Per questo, sto selezionando e preparando l’attrezzatura (e me stessa) ad una nuova esperienza legata alla moda, da cui, causa pandemia, ero stata costretta come altri a prendere le distanze.
Eppure, durante la Milano Fashion Week, dire di essere un fotografo può voler dire tutto e niente. Con questo ruolo, si possono infatti ricoprire un’ampia varietà di lavori ed eventi, legati al mondo delle notizie o a quello dell’intrattenimento. In particolare, con l’avvento dei social media, sono state introdotte molte più sfide da superare, ma anche ulteriori modi di mettersi alla prova.
Ci sono i fotografi tradizionali delle passerelle che immortalano l’evento o il backstage per il brand che le organizzano. Poi esiste la stampa di moda tradizionale che ingaggia fotografi per completare il racconto scritto di critici e giornalisti, per offrirlo poi ai propri lettori, con ovviamente le relative controparti digitali.
Ci sono poi i fotografi di street style in tutti i vari eventi della Fashion Week, i quali, in particolare se professionisti, solitamente conoscono tutti i fashion editor, i blogger e le celebrità che partecipano agli spettacoli e sanno esattamente dove andare a trovarli durante la settimana. Al contrario di chi accede alla sfilata, questi non hanno bisogno di un invito o di un pass per svolgere il proprio lavoro, per cui in molti anche non professionisti si appostano fuori dagli eventi per scattare foto agli ospiti famosi che entrano ed escono. Ma ci sono anche fotografi che seguono personalmente personaggi pubblici: questi ultimi vengono invitati in prima fila alle sfilate affinché le condividano sui social con il proprio pubblico, e solitamente vogliono farlo con immagini di qualità.
Il mio punto di vista è tra questi ultimi: da alcuni anni seguo infatti la Milano Fashion Week con l’obiettivo puntato su una influencer precisa, Nicole Mazzocato, per aiutarla attraverso contenuti fotografici e video a raccontare la sua settimana della moda e i suoi look ai suoi follower. Negli ultimi due anni, sempre più influencer si sono affidati a fotografi professionisti per mantenere i loro canali popolati con immagini belle e accattivanti.
Con tutto il fermento sui social, per distinguersi la qualità delle fotografie che pubblicano è diventata ormai fondamentale: per attirare opportunità di lavoro, le foto sui loro feed devono avere un aspetto raffinato. Quel luccichio in più viene dall’assunzione di professionisti, pratica che sua volta ha cambiato l’industria della fotografia. Ma di quest’ultimo aspetto ne parlerò presto in un articolo più generico.
Vivendolo in prima persona da una posizione privilegiata, posso dire che prima e durante l’evento si riesce a respirare l’aspettativa, mentre l’atmosfera diventa palpabile per l’emozione. Si tratta dopotutto di un vero e proprio show, che permette di sbirciare sul futuro e su quello che probabilmente in un tempo non troppo lontano ci troveremo ad indossare.
Le sfilate possono essere considerate la vera anima della Milano Fashion Week, ma non esauriscono gli eventi organizzati durante questa settimana. In alcuni casi, i brand propongono le nuove collezioni organizzando delle presentazioni, che assomigliano molto a mio avviso a delle inaugurazioni misto party, ospitati solitamente nel negozio di punta. E sì, anche a queste si può accedere solo con invito.
Gli spettacoli più incredibili a cui ho avuto l’onore di assistere accanto a Nicole Mazzocato, sono quelli diversi dalla norma, in grado di spiccare all’istante per abiti scenici, copricapi maestosi e trucchi meravigliosi. Ma anche la scelta del luogo dove decidono di organizzarli in giro per Milano dice e fa molto, come una serra o una chiesa. Solitamente gli allestimenti e location della Milano Fashion Week, riflettono sempre la personalità del brand o gli interrogativi del sistema moda.
Ricordo ancora la sfilata pop di Moschino, che per presentare l’autunno/inverno nel 2019 aveva scelto il tema del quiz televisivo. Protagonisti del gioco a premi pensato da Jeremy Scott, le immancabili Irina Shayk, Kaia Gerber e Bella Hadid, catapultate nei programmi che hanno fatto la storia del genere, immersi tra luci colorate e tende di maxi-paillettes dorate.
Le sfide di un fotografo alla Milano Fashion Week
Le sfide principali di un fotografo alla Milano Fashion Week sono per lo più pratiche, ovvero ritrovarsi nel famoso posto giusto, al momento giusto, e soprattutto…con l’attrezzatura giusta.
Solitamente una tipica giornata si inaugura con il controllo del programma e degli orari degli eventi a cui partecipare, seguito dall’ennesimo giro di ronda per assicurarsi di avere tutta l’attrezzatura pronta e carica per la giornata. Obiettivi in ordine, batterie della fotocamera e del flash, schede di memoria libere…e nel mio caso specifico un dispositivo WiFI per permettere a Nicole Mazzocato di selezionare e condividere le foto il prima possibile.
A causa del Covid, probabilmente quest’anno non ci troveremo a doverci cambiare in Van, ma non si sa mai… Mi ricordo ancora un’esperienza con Nicole Mazzocato durante una Milano Fashion Week, dove nel corso della giornata, era stata invitata a 4 o 5 sfilate di seguito. Ovviamente, erano organizzate nei punti più remoti di Milano, il che aveva reso impossibile anche il pensiero di ritornare a casa tra una e l’altra. Ci serviva un punto di appoggio per permetterle di cambiarsi e indossare il capo inviato per l’occasione dal brand.
Sembrava una impresa impossibile, ma insieme a stylist, truccatrice e parrucchiere, era riuscita a parteciparsi incredibilmente a tutte, creando anche, grazie al supporto del suo team professionisti, look completamente diversi e impeccabili, su misura per l’outfit. Come e dove? A bordo di un van noleggiato, che mentre veniva utilizzato come camerino, sfrecciava nel traffico milanese. Ovviamente nel mentre Nicole selezionava pure tra i miei scatti la foto da pubblicare sul suo profilo, cercando a tratti anche di mangiare qualcosa. Mi torna il fiatone solo a pensarci.
Anche perché dal momento che scendeva da quel van, iniziava la vera sfida. Per scattarle foto, dovevo tirare gomitate e pestoni ad almeno altri 30 fotografi (a proposito, scusate!).
La selezione delle foto alla Milano Fashion Week
Dopo aver scattato in media 100 immagini per outfit, possibilmente scegliendo prima del cambio un’altra location per ulteriori scatti lontani dai paparazzi, naturalmente non si ha la pretesa che tutte vengono caricate direttamente su Instagram. Una selezione approssimativa le riduce a circa una trentina, scartando quelle dove il soggetto ha chiuso gli occhi, l’abito sembra calzare male o sussiste qualche elemento di disturbo.
Quando la Milano Fashion Week lo permette, io e Nicole ci sediamo insieme e con calma esaminiamo le foto per scegliere quella più adatta sotto tutti i punti di vista. Ripeto, quando i ritmi della Milano Fashion Week lo permettono e insieme. Tanti fotografi non capiscono questo passaggio: è vero la selezione solitamente spetta al fotografo, ma quando si tratta di un lavoro di immagine altrui, si deve rispettare l’intervento e la scelta dell’influencer.
Anche se la guida di un professionista dell’immagine è fondamentale, talvolta uno scatto viene privilegiato anche solo perché il soggetto si sente più a suo agio o valorizzato per elementi che non sono tecnici e propri del fotografo. Per riuscire a far combaciare le selezioni, viene in aiuto l’affinità e la conoscenza reciproca. Grazie agli anni di lavoro insieme, infatti, io e Nicole ci siamo conosciute a fondo e per questo riusciamo ad arrivare ad un buon risultato molto più velocemente delle prime volte. MAI sottovalutare il rapporto tra fotografa e modella.
Dopo aver fatto una ulteriore selezione, è il momento degli ultimi ritocchi. Regolazioni di colore, filtri, e altri interventi sono utili per valorizzare ancora di più lo scatto, la modella (anche se nel caso di Nicole ogni regolazione diventa superflua) e l’abito indossato. Ecco che tornano utili i buoni vecchi Lightroom e Photoshop, anche se la zampetta finale la mette sempre l’influencer, solitamente per adattare la foto al feed di Instagram.
Ora è tempo di preparare la valigia, quindi per il momento è tutto.
Se sei interessato ad approfondire le tue conoscenze sull’universo della Milano Fashion Week, ti consiglio di leggere questo articolo: toglie davvero tutti i dubbi! Se vuoi invece saperne di più sul lavoro che svolgo, contattami utilizzando la form in questa pagina o seguimi in tempo reale su Instagram, mi trovi come @jessicazufferli!