Cos’è Clubhouse e perché è la social app del momento
Per le poche migliaia di persone che hanno ottenuto i primi inviti ad entrare in Clubhouse, nelle ultime ore è diventato un vanto poter dire di essere dentro quella che è diventata l’app con più appeal dell’inizio 2021.
Gli ultimi dieci anni hanno registrato l’esplosione dei social network in tutto il mondo. Molte realtà, spinte dal massiccio utilizzo che gli utenti fanno di questi strumenti, hanno voluto proporre diverse e nuove soluzioni sociali. Chi si occupa di comunicazione come me è sempre sull’attenti, e ogni volta che un nuovo social si affaccia negli app store si appresta a studiare le nuove uscite, cercando di capire subito quante chance di sopravvivere ha.
Tutte queste applicazioni hanno un obiettivo comune: spostare la polarità guadagnata dal colosso di Facebook. Alcuni ce l’hanno fatta: parlo di Twitter, di Instagram (se vogliamo considerarlo ancor prima della sua scelta di entrare a far parte della famiglia Zuckerberg), Youtube, LinkedIn e i recenti Snapchat e TikTok. Ma tante altre invece no. Quelle che non riescono ad ottenere visibilità necessaria, anche dopo aver suscitato il passaparola e la curiosità iniziale, vengono dimenticate. Altrettanto velocemente come guadagnata, la popolarità infatti si può esaurire.
Quale sarà quindi il destino della novella Clubhouse? Alla sua base pone un nuovo valore, l’esclusività, in una sorta di chat room basata non più sull’immagine o sui testi, ma sulla voce.
Che cos’è Clubhouse?
In parte radio, in parte teleconferenza. Ereditando alcuni degli aspetti che in lockdown ci avevano affezionati Houseparty, Clubhouse come abbiamo anticipato è un’app di social networking basata sulla propria voce. Non solo perché potrebbe essere definita una chat audio, ma anche perché il coinvolgimento avviene per ciò che si ha da dire.
Gli utenti possono ascoltare conversazioni, interviste e discussioni tra persone interessanti su vari argomenti: è proprio come sintonizzarsi su un podcast ma dal vivo e con un ulteriore livello di esclusività.
Nella Clubhouse, puoi entrare e uscire da diverse stanze che assomigliano a chat vocali, divise per aree di interesse. Hai la possibilità di confrontarti ed entrare in contatto con nuove persone con i tuoi stessi interessi, o semplicemente ascoltare cosa sta succedendo nelle varie stanze.
Questo formato risulta davvero affascinante: si può scegliere di tenerlo in sottofondo e continuare a svolgere le proprie attività con lo smartphone senza sentirsi interrompere l’audio. Inoltre ciò che viene detto non diventerà una registrazione permanente: non è possibile infatti fruirne in un secondo momento. Le persone hanno infatti conversazioni reali e non impostate: qualcosa che non accade molto in altri social, dove ogni parola e ogni contenuto viene corretto e perfezionato.
In alcune room (le chat con argomento che dentro questa casa vengono intese come stanze) sembra addirittura di entrare in una festa in casa, soprattutto se chiudi gli occhi. Una idea sicuramente molto più vicina alla socializzazione nel mondo reale, rispetto a Twitter o TikTok, e interessante soprattutto visto il periodo, che ci costringe per lo più a casa e alla solitudine.
Come si ottiene l’accesso e l’invito a Clubhouse
Paradossalmente, per quanto Clubhouse si ponga nel contesto dei social media, il suo animo è esclusivo, e per due motivi. Il primo è banalmente tecnico: al momento l’app è solo iOS, per cui solo gli utenti iPhone possono accedervi.
Il fattore più determinante invece è quello funzionale: per accedervi bisogna disporre di un invito ad entrare (tranquilli, se non ricordo male la stessa Gmail ha iniziato proprio con la regola di un solo invito in fase di test).
Come ottenerlo? Ogni utente della Clubhouse ha la possibilità aggiungere altri partecipanti, ma ha a disposizione inizialmente solo due preziosi inviti. Se non avete un amico che vi può inserire non disperate: nel frattempo scaricate l’app e prenotate un nome utente. Sarete messi in attesa di conferma.
Cosa succede all’interno di Clubhouse?
Una volta iscritto, alcune delle prime informazioni che vengono chieste sono argomenti di interesse, come tecnologia, libri, affari o salute. Non sottovalutate questo passaggio: più informazioni si fornisce all’app sui propri interessi, più stanze di conversazione e utenti coerenti con la propria persona verranno consigliati di seguire o di partecipare.
Una volta ufficialmente dentro la casa, troverai le room e i gruppi di dialogo a cui unirti. Queste sono nominate secondo l’argomento principale di discussione e, in qualsiasi momento, puoi vedere chi sta parlando, visitare il suo profilo e perché no scegliere di seguirlo.
La cosa bella è che l’entrata ed uscita dalla chat è sempre elegante e silenziosa.
Alzando la mano, azione messa a disposizione dal social attraverso una icona, hai poi la possibilità di comunicare il desiderio di parlare. Nella chat sono presenti moderatori, i creatori ufficiali di quella precisa room, che decidono quando e se farti parlare. Questo dipende sempre in quale stanza accedi e qual è il suo obiettivo. Ogni stanza ha infatti le sue regole, con i propri privilegi di conversazione: può diventare un luogo di conversazioni intime tra amici, oppure ospitare riunioni simili a conferenze con pochi oratori e un ampio pubblico in ascolto.
Tutto dipende sempre da chi ti connetti e con chi.
Ma cosa c’entra Elon Musk con Clubhouse…?
In realtà Clubhouse esiste da marzo 2020, quando è stato lanciato dagli imprenditori della Silicon Valley Paul Davidson e Rohan Seth. Nel maggio 2020, aveva solo 1.500 utenti e valeva 100 milioni di dollari.
Ma questa settimana è esploso nel mainstream quando Elon Musk ha ospitato una chat audio su Clubhouse con il CEO di Robinhood Vlad Tenev. L’evento ha superato i limiti della stanza di conversazione dell’app ed è stato trasmesso in live streaming su YouTube. Ha contribuito a spingere Clubhouse in cima alle classifiche di avvio e ha scatenato una corsa agli inviti. A partire dal 1 febbraio 2021, Clubhouse ha 2 milioni di utenti . Clubhouse ha annunciato nuove funzionalità in arrivo, come mance, biglietti o abbonamenti, per pagare direttamente i creatori sull’app. Avendo raccolto nuovi fondi dal suo lancio, Clubhouse è ora valutata a 1 miliardo di dollari ed è considerata una startup Unicorn come AirBnb, Uber e SpaceX.