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ItinerDiary: il paese fantasma sommerso nel lago di Redona

Esiste un lago in Friuli Venezia Giulia, le cui acque nascondono un segreto. Un segreto che solo in alcuni momenti dell’anno si svela, riemergendo dalle acque e ricreando scenari unici e suggestivi.

Il Lago di Redona rivive proprio in quei momenti la storia del borgo di Movada attraverso i suoi fantasmi di sassi, ricordi delle case inghiottite dal fiume Meduna negli anni ’50. Chiamato anche Lago dei Tramonti, questo lago artificiale è stato creato infatti sbarrando il corso delle acque del Meduna, per produrre energia elettrica ed alimentare i sistemi d’irrigazione della pianura. 

L’acqua ha sommerso alcuni piccoli borghi che sorgevano allora nella valle, Flors, Movàda e Redòna. I suoi abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie case, ma esse ritornano indimenticabili alla luce quando il livello delle acque scende.

Ci sono tracce dell’esistenza di questo borgo ormai perduto anche in letteratura. Giacomo Miniutti, nel suo libro “Guardaci dal peggio” (Edizioni Biblioteca dell’Immagine), raccoglie i frammenti di Movada, il suo borgo natio, prima che finisse inghiottita dal lago di Redona. A un certo punto,  il lettore si imbatte nel carattere umile, ma forte, di don Basilio Miniutti, classe 1898, originario di quel luogo.

E, tra storia e leggenda, l’autore del libro mette queste parole nelle sue labbra: «A tutt’oggi quei muri di pietra sono ancora in piedi, a monito che l’uomo non è il padrone del creato, ma è soltanto una sorta di giardiniere, messo sulla terra per lavorarla, curarla e mantenerla più intatta possibile».

Come raggiungere il Lago di Redona

Lo spettacolo straordinario del borgo riemerso capita nelle estati più torride e senza pioggia. Quest’anno l’occasione è propizia per rivedere le rovine delle case di Movada, per cui se siete interessati vi consiglio di approfittare.

Il lago è inserito in un ambiente naturale davvero affascinante: lungo circa 5 km, si trova in Val Tramontina, circondato dalle montagne, fra i Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, vicino a Meduno in provincia di Pordenone.

Per raggiungerlo basta salire a Pecol (frazioncina di Tramonti di Sotto), lasciare l’auto presso l’Hotel Ristorante “Da Febo” e scendere lungo un sentiero che parte proprio dal parcheggio. La discesa è ripida, ma il tratto si percorre in una manciata di minuti.

Il luogo non è molto frequentato ed è una delle poche zone da apprezzare perché ancora poco turistica. Consiglio ad ogni modo ai visitatori di programmare il viaggio una volta accertato il livello dell’acqua, per poter apprezzare al meglio questo borgo e non trovarlo sommerso dall’acqua.

In alcuni periodi dell’anno, per motivi tecnici di manutenzione dell’invaso, l’acqua viene svuotata ed i resti dell’abitato ritornano a vivere completamente all’aria aperta. Un’altra veste (quasi apocalittica) che spero di vedere un giorno!

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