Olda il Caprone: la campagna di guerrilla marketing di Kozel
Qualcosa di strano sta succedendo negli ultimi giorni a Milano. I primi segnali di alcuni avvenimenti bizzarri sono stati segnalati dagli stessi milanesi o da chi ha avuto la possibilità di passeggiare in questa città.
Del resto, i principali personaggi coinvolti non si sono tenuti all’oscuro, ma hanno iniziato uno storytelling coinvolgente. Sto parlando di un caprone di nome Olda e Frank Matano (giudice di Italia’s Got Talent su Sky e concorrente della prima edizione di Lol – Chi ride è fuori su Amazon Prime Video). Insieme hanno fatto impazzire anche il mondo dei social, pubblicando post criptici che hanno incuriosito molte persone.
La stessa Olda ha creato un suo profilo Instagram, con una biografia molto particolare: “Sono Olda, un caprone on a mission. Beh-eh-eh-eh-eh-nvenuti nella mia pagina: sono partito per un’avventura GIGANTE… state con me!”. I profili seguiti dall’account di Olda il Caprone sono solo 5: oltre a Frank Matano, anche Federico Russo, The Show, Gianmarco Valenza e Alessandro Marras.
La mia attenzione è stata definitivamente attirata quando ho ricevuto una strana lettera da parte di Olda il Caprone, accompagnata da una strana statuetta di caprone in legno.
“Quello che in que-eh-eh-eh-sta box troverai
forse al volo non lo comprenderai…
É un indizio che ti sarà di ispirazione
ma per capirne il senso serve immaginazione!
Socchiudi gli occhi, fissami un istante,
pensa che da così diventerò GIGANTE
e che presto mi troverai in una piazza di Milano
accompagnato dal mio amico Frank Matano.
Ti lascia altri due indizi prima di finire:
ci rivedremo dopo la metà di Aprile..
porterò ‘dentro di me’ i valori del mio villaggio
e sarà mia premura fartene avere un assaggio”
– Il caprone Olda
Olga il Caprone e la city domination
Come avevo anticipato, chi ha avuto la possibilità di passeggiare a Milano, si sarà accorto sicuramente della comparsa di strani cartelli stradali e di strane orme a terra, i quali avvertivano i pedoni del possibile passaggio di un enorme animale.
Hanno parlato per giorni di questa contaminazione della città, in particolare nei suoi punti più caratteristici, dai Navigli alla Darsena, passando per Porta Garibaldi e persino in Duomo.
In molti hanno cercato di capire cosa stesse succedendo: sono state fatte ipotesi davvero divertenti riguardo la loro provenienza e scopo, tutti gli indizi lasciavano infatti presagire una sorpresa.
Il web si è mobilitato per dire la sua riguardo a quanto stava accadendo, sulla base degli indizi lasciati fino allora, finché il 22 marzo è comparso un CAPRONE GIGANTE alto 14 metri in Piazza Gae Aulenti a Milano.
Tra il grattacielo Unicredit e il pavillion Ibm in piazza Gae Aulenti, una statua in legno al cui interno si celava un ulteriore mistero. Sul suo corpo, infatti, è stata posta una ulteriore scritta-enigma: “C’è un … dentro”.
Le uniche informazioni, recepite fino a questo punto grazie ai social, è che Frank Matano ha aiutato Olda il caprone nel suo progetto di costruire questo caprone gigante per presentarsi in Italia, ma ancora non compaiono menzioni al brand in nessun canale di comunicazione. L’unico modo di interagire con il Caprone è un citofono attivo sulla statua, con cui i passanti possono interagire dopo aver suonato per fare domande.
Olda il Caprone, che ha fatto capolino anche a ‘Italia’s Got Talent’, ha poi lanciato alcuni altri indizi. Attraverso Instagram ha infatti continuato il racconto del suo arrivo e ha pubblicato una foto del caprone apparso a Milano, specificando nella didascalia che tutto questo era opera sua: “Milano: Occupy Piazza Gae Aulenti. Frank Matano ed io vi avevamo promesso qualcosa di gigante, e così è stato! Ora dovete solo capire cosa c’è DENTRO. Avete qualche idea?”.
La birra Kozel: un esempio di campagna di guerrilla marketing
La sera del 22 aprile è stata svelata finalmente la funzione del caprone gigante. La somiglianza del caprone con il cavallo di Troia è diventata evidente: al suo interno la struttura nascondeva infatti un PUB marchiato Kozel, luogo ideale per presentare una nuova birra.
Olda il caprone si è quindi rivelata la protagonista di una mossa di guerrilla marketing, per lanciare nel nostro Paese un nuovo marchio birrario: Kozel. Forte di 4,5 milioni di ettolitri venduti in 48 Paesi, il brand ceco sceglie di entrare nel mercato italiano con due birre, una Premium Lager e una Dark Lager, le quali entreranno a far parte della famiglia Peroni.
Il brand ormai svelato, ha proclamato 3 giorni Digital event dal nome «C’E’ UN VILLAGGIO DENTRO» in cui l’Olda Lodge sarà il teatro di attività di entertainment, appuntamenti dedicati a giornalisti e una degustazioni guidate. Una vera e propria festa di benvenuto!
Un altro elemento infatti è stato poi svelato: la parola che mancava nella frase affissa sul fianco del caprone era “villaggio”, inserita poco prima di iniziare la diretta sui canali social e sul sito di Olda.
Questo perché i Kozel e il suo birrificio hanno sempre messo al centro del proprio valore il senso di comunità del villaggio di Velké Popovice in Repubblica Ceca. Senza la generosità, dell’aiutarsi e divertirsi insieme della Comunità di Velké Popovice, Kozel non esisterebbe.
Molti villaggi hanno una piazza al centro, il paese di Velkè Popovice invece ha il suo birrificio come punto di riferimento, dove tutti gli abitanti contribuiscono insieme con passione e dedizione al successo di questa birra.
Il caprone Olda è l’abitante più importante del villaggio e da 40 anni è l’icona del brand: Kozel in ceco vuol dire proprio Caprone.
La leggenda narra che un pittore francese affascinato dall’ospitalità locale e dalla birra così buona, decise di omaggiarla creando l’iconico caprone, che ancora oggi nella sua versione in carne ed ossa è tra le principali attrazioni per i visitatori della fabbrica. Dagli anni ’70 è stata infatti tramandata questa tradizione di caprone in caprone.
L’attività del brand non si è limitata a questo: dopo aver ricevuto nella prima fase della campagna pubblicitaria la lettera da Olda il caprone, gentilmente mi è stata inviata una seconda lettera all’interno di una apprezzatissima box.
Un pensiero per chi come me avrebbe voluto essere a Milano e partecipare all’evento per dare il benvenuto in Italia a Kozel e a Olda il caprone, ma che purtroppo per le norme vigenti non ha potuto. “Quello che trovi in questa scatola ti farà entrare nel villaggio di Kozel”, recita il biglietto, prima di invitarmi a un digital beer tasting riservato a chi come me ha condiviso l’avventura di Olda.
Le birre Kozel sono realizzate solo con ingredienti di qualità, nel modo tradizionale ceco con malti selezionati e il luppolo, senza l’aggiunta di altri ingredienti quali riso o mais. Riporto qui qualche appunto per i più appassionati o interessati alle due diverse birre.
Non ci resta che dire “Na zdravì! (Salute!)
KOZEL PREMIUM LAGER
» Tipologia: pale lager
» Colore: giallo chiaro
» Gradazione alcolica: 4,6% Vol.
» Gusto: Ricco e bilanciato, con leggere note di malto e
luppolo
» Abbinamento cibi: grigliate di carne, carni bianche e rosse,
formaggi grassi, sughi saporiti
KOZEL DARK
» Tipologia: dark lager
» Colore: scuro
» Gradazione alcolica: 3,5% Vol.
» Gusto: Morbido e rinfrescante, con note caramellate e
tostate con un leggero sapore di luppolo
» Abbinamento cibi: arrosto, carni stufate, formaggi stagionati, insalate, dessert
Vuoi saperne di più riguardo le campagne di guerrilla marketing? Tieni d’occhio il mio blog: presto ne racconterò altre di belle!