Togliamoci la mascherina…su Internet
Prima strumento di tortura, di difesa, di inganni, poi arma di seduzione e ora dispositivo di protezione. Ecco come è cambiata negli anni un così semplice oggetto: la maschera. L’era di Internet ha introdotto poi un’ulteriore tipologia, quella virtuale.
I nativi digitali sono diventati lentamente il motore economico del mondo d’oggi. Sto parlando di tutti coloro che hanno vissuto fin dalla nascita in simbiosi con le nuove tecnologie, che a partire dal semplice computer si sono via via moltiplicate: ipod, smartphone, tablet. L’ambiente virtuale fatto di schemi interattivi ha plasmato il nostro modo di apprendere, di conoscere e di comunicare. Ora ha finito per rappresentare parte integrante della realtà, insieme a quella che si vive con i sensi, in presenza.
In un universo in cui tutti mostrano solo i momenti salienti della propria vita, accuratamente selezionati e perfettamente filtrati, è facile rischiare di indossare una maschera e risultare poco autentici. Soprattutto nella moderna società dell’apparenza.
In particolare, per alcuni attori entrati a far parte di questo mondo virtuale, l’autenticità è un fattore fondamentale per la propria sopravvivenza, che non possono quindi permettersi di sottovalutare.
Il nuovo target costituito dai nativi digitali ha infatti incoraggiato molti marchi a sbarcare su Internet, scegliendo poi i social media come principale piattaforma di comunicazione e marketing. Questo perché ovviamente qui vi si riversano la maggior parte dei loro potenziali clienti, ma anche perché costituiscono un’importante risorsa per creare una solida relazione con loro, ad oggi il vero motore dell’acquisto.
I social network infatti sono stati creati e strutturati con l’obiettivo di permettere agli iscritti di trovare e conoscere persone con gli stessi interessi, anche se molto distanti a livello fisico. I brand sfruttano questa potenzialità della piattaforma per stringere rapporti duraturi con persone che nutrano interesse per il loro tipo di prodotto o servizio. L’obiettivo è la tanto sperata fidelizzazione.
Ecco perché proponendosi in maniera genuina, umana, lontani da forme troppo costruite e false, le persone percepiscono una connessione immediata con un marchio, il quale in questo modo si mostra capace e disponibile ad ascoltare le loro esigenze.
Ma come rendere quindi la propria immagine e comunicazione più autentica ed efficace? Creando e proponendo nelle giuste modalità contenuti originali ed emozionali. Gli utenti dei social media sono stanchi di vedere tutte quelle foto d’archivio inserite in articoli scritti dal dirigente dell’azienda, i quali seppur molto validi dal punto di vista informativo, sono visti molto freddi e poco coinvolgenti. Meglio dare spazio a immagini che raccontino la quotidianità e condividere foto dei dipendenti e degli uffici reali, non quelle perfette che sembrano irreali e poco personalizzate. Creare un contenuto autentico di qualità significa essere sulla bocca, o meglio sulla ‘bacheca’ di tutti.